Dr. Fabiano Pandolfi
IPNOLOGO - REGRESSIONE ALLE VITE PRECEDENTI
Presentazione del libro del prof. Antonio Valmaggia: Tu non morirai mai.
IPNOSI REGRESSIVA ALLE VITE PRECEDENTI
Cos’è l’ipnosi regressiva alle vite precedenti?
L’ipnosi regressiva è una tecnica affine alla psicoterapia e alla psicanalisi, ma si distingue per la possibilità di esplorare non solo i ricordi di questa vita, ma anche quelli di presunte vite precedenti. Questa pratica si basa su una concezione naturalistica della trance, in cui l’ipnologo non assume un ruolo autoritario, ma guida il paziente rispettandone la libertà di pensiero. La persona in trance non è passiva, ma diventa protagonista attiva del processo. L’ipnosi regressiva non è una forma di sonno: la mente conscia rimane vigile e in controllo, permettendo al paziente di ricordare tutto ciò che accade durante la sessione.
Il funzionamento dell’ipnosi e il ruolo del subconscio
L’ipnosi è uno stato di estrema concentrazione che molte persone sperimentano quotidianamente, ad esempio quando sono assorte nella lettura di un libro o guidano in modo automatico. In realtà, ogni forma di ipnosi è autoipnosi: il paziente controlla il processo, mentre il terapeuta funge da guida. L’obiettivo dell’ipnosi, come della meditazione, è accedere al subconscio, quella parte della mente che opera al di sotto della coscienza ordinaria. Il subconscio è una fonte di intuizioni, creatività e saggezza, e non è limitato dalla logica, dallo spazio o dal tempo. Attraverso l’ipnosi, è possibile raggiungere il benessere invertendo il rapporto tra mente conscia e subconscio, permettendo a quest’ultimo di emergere.
Storia e diffusione dell’ipnosi regressiva alle vite precedenti
L’ipnosi regressiva alle vite precedenti è stata ufficialmente ideata nel 1975 dallo psichiatra americano Raymond Moody, che ne ha parlato nel suo celebre libro “La vita oltre la vita”. Tuttavia, il principale promotore di questa pratica è stato Brian Weiss, autore di bestseller come “Oltre le porte del tempo”. Weiss ha condotto oltre 4.000 regressioni, raccogliendo una vasta casistica e diffondendo l’idea che siamo esseri immortali, destinati a reincarnarci per apprendere lezioni di amore e compassione. L’ipnosi regressiva non è una macchina del tempo: i pazienti possono vivere le esperienze passate in modi diversi, come osservare immagini, provare emozioni intense o percepire sensazioni uditive o olfattive, ma rimangono sempre consapevoli del presente.
Chi sono
Laureato in scienze della formazione, diversi master, la vita sembrava avermi girato le spalle, non riuscivo ad avere successo, soddisfazione professionale, gratificazioni, vita personale, tanto impegno nelle attività in cui operavo, con scarsi risultati, la domanda che mi sono posto: perché mi succede tutto questo, è colpa mia? Cosa ho che non va? Dopo aver effettuato un percorso e sedute in Ipnosi alle vite precedenti, ho capito il perché certi avvenimenti o situazioni si ripetono con le stesse dinamiche e situazioni, il “problema” non dipende dalle mie azioni ma è solo una questione di energia che attirano o respingono determinati avvenimenti che classifichiamo in positivo o negativo, queste azioni dipendono da un trascorso, da una vita precedente che ho vissuto e non conosco il vissuto e azioni. Il percorso della regressione alle vite precedenti è consapevolezza della tua responsabilità nel creare la tua vita, una condizione necessaria per il vero cambiamento. Il cambiamento l’ho avuto come persona e come Ipnologo alle vite precedenti con il conseguimento del master presso la Past Life School- Italia.
Cos’è una seduta di ipnosi regressiva alle vite precedenti?
La seduta di ipnosi regressiva è un viaggio interiore che parte dalla vita attuale e procede a ritroso nel tempo, attraversando nascita, vita, morte e presunte vite precedenti. Questo percorso permette di entrare in contatto con le cause karmiche che hanno influenzato la condizione attuale, offrendo l’opportunità di comprendere e risolvere conflitti, paure e abitudini ripetitive. La seduta non è solo un’esplorazione del passato, ma un’occasione per assumersi la responsabilità della propria vita, trasformandosi da vittima passiva a protagonista attivo del proprio destino. La morte, come il concepimento, è vista come un momento di transizione: un’esperienza che offre consapevolezza e crescita spirituale.
Benefici e modalità della seduta
Recupero di memorie legate a presunte vite precedenti. Promozione della crescita personale e della consapevolezza di sé. Miglioramento delle relazioni con se stessi e con gli altri. Risoluzione o attenuazione di conflitti, paure e abitudini negative. Comprensione delle proprie inclinazioni, preferenze e relazioni. Possibilità di ricevere messaggi spirituali dai propri cari defunti. Sensazione di essere un’anima immortale, connessa a un ciclo di reincarnazioni. Modalità: La seduta dura circa un’ora e mezza e si svolge in un’atmosfera rilassata. Si inizia con un colloquio iniziale per chiarire dubbi e aspettative. Segue una fase di pre-trance, induzione alla trance e uscita dalla trance. La trance non è sonno: la persona rimane consapevole e in controllo. Non è necessario credere nella reincarnazione per trarre beneficio dalla seduta, poiché i messaggi metaforici del subconscio possono comunque offrire spunti di crescita.
Domande frequenti e chiarimenti sull’ipnosi regressiva
Durata e frequenza:
Una seduta dura circa 90 minuti.
Si consiglia una seduta al mese, con un ciclo ideale di nove mesi per favorire una “rinascita” interiore.
Cosa succede durante la seduta:
La persona entra in uno stato di rilassamento profondo, distaccandosi dagli stimoli esterni.
Si sperimenta una dimensione “senza tempo”, in cui affiorano ricordi, sensazioni ed emozioni.
La mente profonda si apre, rivelando informazioni utili per la crescita personale.
Cosa l’ipnosi NON è:
Non è sonno, perdita di coscienza o controllo.
Non è una terapia medica e non sostituisce l’operato di un medico.
Non è una macchina della verità: la persona può mentire o tacere se lo desidera.
Non induce comportamenti contrari all’etica o alla moralità della persona.
Chi può trarre beneficio:
L’ipnosi funziona meglio con persone intelligenti e creative, capaci di immaginazione e concentrazione.
Anche gli scettici possono sperimentarla, ma è necessaria una minima collaborazione.
Circa il 20% delle persone può essere refrattaria all’ipnosi, spesso per motivi di stress o carattere.
IPNOSI REGRESSIVA ALLE VITE PRECEDENTI
• L’ipnosi regressiva è affine alla psicoterapia e alla psicanalisi tradizionale, quando eventi traumatici, interpretati e integrati, di solito si osserva un miglioramento clinico. La differenza principale è che la terapia della regressione allarga il campo in modo tale che è possibile far emergere ricordi non solo di questa vita, ma anche di altre. • L’ipnosi affonda le sue radici storiche nell’antichità perché il fenomeno ipnotico è un modo di essere naturale dell’uomo e per questo è sempre esistito, anche se ha conosciuto nel corso dei secoli differenti interpretazioni e applicazioni. • L’ipnosi regressiva alle vite precedenti è però diversa dall’ipnosi classica e si differenzia in quanto a presupposti, metodologia e finalità. • L’ipnosi regressiva alle vite precedenti contempla una concezione naturalistica dello stato della trance dove l’ipnologo non è una persona autoritaria che usa metodi impositivi e manipolativi ma riconosce e rispetta le caratteristiche della persona e la sua naturale libertà di pensiero. La persona che sceglie di andare in trance non assume quindi un ruolo passivo e sottomesso, ma diviene protagonista del processo ipnotico di cui prende parte. • L’ipnosi è uno stato di estrema concentrazione che molti sperimentano normalmente ogni giorno. Essere rilassati, tanto concentrati da non essere distratti neppure da rumori esterni o da altri stimoli, significa essere in uno stato leggero di ipnosi. o Ogni forma di ipnosi è in realtà autoipnosi: è il paziente a controllare l’intero processo, il terapeuta è solo una guida. Parecchie persone cadono in uno stato di ipnosi tutti i giorni: quando siamo presi da una lettura di un libro, dalla visione di un film, o quando in macchina guidiamo in modo automatico, come se l’automobile conoscesse la strada di casa. Uno degli obiettivi dell’ipnosi, come pure della meditazione è quello di accedere al subconscio, quella parte della nostra mente che, come dice il termine stesso, si trova al di sotto del normale flusso di coscienza, al di sotto del costante bombardamento di pensieri, sensazioni, stimoli esterni e altri assalti alla nostra consapevolezza. Il subconscio funziona a un livello più profondo della coscienza ordinaria, li i processi mentali si sviluppano senza che li si percepisca consciamente come tali. I momenti noti a chiunque, in cui si manifestano intuizioni, saggezza e creatività non sono altro che attimi in cui il subconscio si apre un varco nella nostra coscienza consapevole. Il subconscio non è limitato dai confini imposti dalla logica, dello spazio e dal tempo: serva ricordo di ogni cosa, in qualsiasi momento sia avvenuta, suggerisce soluzioni creative ai nostri problemi, trascende il quotidiano, permettendoci di avere accesso a una saggezza che va molto al di là della nostra normali capacità. È possibile accedere alla saggezza del subconscio, al fine di raggiungere il benessere, attraverso l’ipnosi. Si è in questo stato tutte le volte in cui si inverte il rapporto tra mente conscia e subconscio e quest’ultimo prende il sopravvento. Esistono tecniche diversissime per raggiungere tale condizione, a seconda della profondità del livello ipnotico in cui si voglia cadere. • L’ipnosi in un certo senso è un continuum, in cui siamo in grado di percepire, in modo o meno nitido, il trascolorare della mente conscia nel subconscio e viceversa. • L’ipnosi non ha nulla a che fare con il sonno. Quando si è ipnotizzati, la mente conscia resta comunque vigile, controlla ciò che si sta vivendo e, nonostante sia a stretto contatto con il subconscio, commenta, critica e censura. Si è sempre padroni di quel che si dice: l’ipnosi non è il siero della verità. Non si tratta di salire sulla macchina del tempo per trovare improvvisamente trasportati in un’altra dimensione spazio-temporale perdendo completamente coscienza del presente. Alcuni, sotto ipnosi, osservano il proprio passato come se fosse un film, altri si lasciano coinvolgere, provando forti reazioni emotive, altri ancora più che avere delle visioni percepiscono delle sensazioni. Talvolta il senso dominante è l’udito o persino l’olfatto. In ogni caso, il paziente ricorda tutto ciò che è accaduto durante il trattamento.
L’ipnosi regressiva alle vite precedenti come metodo è ufficialmente ideato nel 1975 dallo psichiatra Americano Raymond Moody il quale ne ha parlato per la prima volta al mondo nel suo celebre libro “La vita oltre la vita”. Dice testualmente Raymond Moody: mi sono dedicato per alcuni anni all’ipnosi regressiva, ma il poi il mio interesse si è rivolto prevalentemente allo studio delle esperienze di premorte..
o Il promotore e divulgatore al grande pubblico dell’ipnosi regressiva alle vite precedenti è opera di Brian Weiss attraverso lo straordinario successo dei suoi libri, milioni di copie vendute in tutto il mondo! “Oltre le porte del tempo”
o B. Weiss ha fatto regredire dal 1980 oltre 4000 persone, raccogliendo così una vastissima casistica.
o Dice testualmente Brian Weiss: “Siamo tutti esseri immortali ed eterni. Abbiamo vissuto prima e vivremo ancora di nuovo, siamo tutti uno e siamo qui sulla terra per apprendere lezioni di amore e di compassione”